Verona, 12 novembre 2024 – Una regione che sta lavorando bene per tenere viva la sua grande tradizione equestre.
E’ la Toscana, che in molti modi alla 126° Fieracavalli di Verona ha ribadito il suo essere vicina a chi compone la sua filiera ippica, intesa nel senso più ampio del termine.
Perché oltre gli ippodromi e l’elite del mondo del galoppo c’è di più: lo zoccolo duro degli appassionati legati ai cavalli e alla storia del territorio, intrecciati da sempre anche alla sua vocazione turistica e culturale.
E non stiamo parlando ‘solo’ di butteri, bardelle e cavalli Maremmani – che già loro sono tanta roba, se ci permettete l’espressione.
E anche quest’anno il Consiglio regionale della Toscana ha fortemente voluto e sostenuto nei fatti la presenza a Verona anche l’associazione del Cavallino di Monterufoli e dell’Asino Amiatino .
Una razzetta in miniatura: foto di Simona Falorni
Ha detto Diego Petrucci, segretario questore dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: ”È un’iniziativa che ho promosso lo scorso anno e che il Consiglio regionale ha voluto rinnovare anche nel 2024 Venerdì ho visitato Fieracavalli e ho avuto l’opportunità di constatare l’importanza del nostro sostegno.
Tra le realtà che hanno avuto la possibilità di partecipare alla Fiera grazie al contributo del Consiglio c’è l’associazione del Cavallino di Monterufoli e dell‘Asino Amiatino che ha scongiurato l’estinzione di questa razza e per questo ha ricevuto nel luglio 2023 un riconoscimento ufficiale sempre da parte del ‘Parlamento toscano'”.
Mini-butteri sì, ma correttissimi: foto di Simona Falorni
Il cavallino di Monterufoli è una razza autoctona toscana di cavalli e ad inizio anni novanta si contavano meno di dieci esemplari. L’associazione è intervenuta ed oggi ci sono almeno 400 cavallini.
”Se non ci fosse stato l’intervento dell’associazione”, spiega ancora Petrucci “avremmo perduto un patrimonio biologico e storico della nostra regione. Si tratta di una razza docile, robusta e di piccola taglia tanto da essere definito il ‘pony italiano‘. Questa razza equina è una vera e propria eccellenza della Toscana, perché per le sue piccole dimensioni si presta ad essere utilizzato per l’ippoterapia e per avviare i bambini all’equitazione. L’associazione ha infatti messo in campo un importante progetto di inclusione delle persone disabili”.
”Durante Fieracalli ho avuto l’onore di partecipare all’ultima tappa del ‘Viaggio del Sorriso‘, che ogni anno porta ragazzi con disabilità a bordo di carrozze trainate da cavalli alla Fiera di Verona partendo da Modena. Ho così potuto constatare quanto questi animali siano un valore inestimabile per aiutare le persone con disagi fisici e psichici”.
Irresistibili: foto di Simona Falorni
Biodiversità a parte, grandissimo successo per il numero dei cavallini di Monterufoli montati da bambini e bambine in perfetta tenuta da buttero miniaturizzata, bardelle comprese, sotto gli occhi attenti di Federico Forci.
Rappresentano il futuro di una tradizione antica: e poter contare su un cavallo adatto a loro come il Monterufolino, e sulla dolcezza degli Asini Amiatini è importante anche per questo.